“God save the Queen”. Questa frase l’avrete sentita dire tante volte. Quello che vi sveliamo adesso, se non lo sapete già, è che si tratta della prima frase dell’inno nazionale inglese, pronta a trasformarsi in “God save the King” quando sul trono britannico sale un uomo.
Ed eccolo l’inno:
God Save our gracious Queen!
Long live our noble Queen,
God save the Queen!
Send her victorious, happy and glorious,
long to reign over us,
God save the Queen!
O Lord, our God, arise,
scatter her enemies,
and make them fall.
Confound their politics,
frustrate their knavish tricks,
on thee our hopes we fix,
God save us all.
Thy choicest gifts in store
on her be pleased to pour,
long may she reign!
May she defend our laws,
and ever give us cause
to sing with heart and voice,
God save the Queen!
Alla traduzione pensateci voi, il nostro compito è invece dirvi che l’inno (anthem in inglese) risale al 28 settembre 1745 . E’ uno degli inni più famosi al mondo, perché durante il periodo del colonialismo, fu esportato dagli avventurieri britannici addirittura fino in Canada, dove rimase quello ufficiale fino al 1980. Fu così anche per l’Australia e il Sud Africa, dove l’inno venne sostituito rispettivamente nel 1980 e nel 1961.
A comporre la melodia dell’inno britannico fu un compositore, rimasto ignoto, ingaggiato da Giorgio II Hannover, quando divenne re di Gran Bretagna. Essendo Giorgio II anche principe elettore di Hannover, l’inno rimase in vigore anche nella Repubblica Tedesca fino al 1922.
Un’ultima curiosità: in base al numero dei regnanti dal 1745 ad oggi, nell’inno la parola King ha troneggiato per 143 anni, mentre quella Queen, fino ad oggi, per 125, grazie ai regni della regina Vittoria e dell’attuale Regina Elisabetta II.
Angloamerican Studio 