In Australia esiste un servizio di aeroambulanza – chiamato Royal Flying Doctor Service, ma più comunemente noto come “The Flying doctors” – nato per soccorrere gli abitanti delle regioni più remote dell’Australia.
Si tratta di un’organizzazione no-profit che nel 1928 attivò il servizio di assistenza e prime cure (per chi – a causa delle distanze – non può con facilità e tempestività raggiungere un ospedale).
Il padre di questa idea è il reverendo John Flynn che, in quanto missionario, aveva fra i suoi obiettivi principali quello di costruire ospedali per le comunità più sperdute in Australia. Presto, però, si scontrò con l’esigenza di creare una rete di comunicazione che potesse risolvere il dramma generato dalle grandi distanze. Così incrociò la nuova tecnologia della radio e quella di utilizzare gli aeroplani che durante la Prima guerra mondiale raggiungevano e prestavano soccorso a quelle persone che si trovavano anche nei posti più isolati. Nacque così il primo, vero, servizio di autoambulanza al mondo che con l’andare del tempo si consolidò sempre di più. Nel 1934 venne costituito il nuovo Australian Aerial Medical Center (questo – agli albori – il nome del servizio) che aprì basi in tutta la nazione e che nel frattempo (intorno agli anni 60) si era dotata di aeromobili propri… E la flotta nel frattempo si è dotata anche di jeep e altri veicoli di terra per il supporto nei trasporti e nelle comunicazioni. Nel 1936 fu istituito un apposito consiglio federale per l’organizzazione che nel 1942 fu ribattezzata Flying Doctor Service e che nel 1955 fu definitivamente rinominata The Royal Flying Doctor Service.
Oggi l’associazione è fra le più rispettate in tutta l’Australia perché contribuisce allo sviluppo delle aree rurali. Talmente tanto amata che a questa istituzione è stata dedicata una serie Tv che si intitola “I Dottori con le Ali” che conta 211 episodi. I servizi che offre sono diversi dagli interventi di pronto soccorso sul luogo, trasporto sicuro negli ospedali, trasporto di un medico generico per fornire assistenza regolare ad aree remote, consulenze radiofoniche (e ormai non solo, da qualche tempo – infatti – si predilige la videoconferenza) a distanza.