La Sicilia è sempre stata considerata una prestigiosa e attraente meta di viaggio, viste l’archeologia e l’arte greca e romana, il barocco, le meraviglie naturalistiche come l’Etna (con l’ascesa al cratere) e le isole Eolie. In particolar modo nella seconda metà del Settecento, quando la Trinacria diviene non più un’appendice insolita al Grand Tour italiano ma semplicemente una tappa indispensabile.
Questo avvenne soprattutto dopo il viaggio di Goethe in Sicilia, ma i viaggiatori stranieri che raccontano e descrivono la Sicilia di quel periodo sono davvero numerosi, tanto da aver ispirato Vincenzo Bonaventura nella stesura di un volume dal titolo “La Sicilia al tempo del Grand Tour. L’Isola vista dai viaggiatori stranieri della seconda metà del Settecento”.
Qui le suggestioni diverse compongono un ritratto variegato della Sicilia, ricco anche di immagini e suggestioni visive. Fra queste anche la visione di Friedrich Maximilian Hessemer che nelle sue “Lettere dalla Sicilia” all’inizio dell’Ottocento definiva l’isola come “il puntino sulla i dell’Italia […] il resto d’Italia mi par soltanto un gambo posto a sorreggere un simil fiore”.
Ognuno di questi viaggiatori ha lasciato un diario di viaggio in cui è possibile rileggere le emozioni vissute durante il tour (alcuni di questi vennero concepiti come vere e proprie guide turistiche ante litteram). Ma la questione più interessante sta nel fatto che ogni viaggiatore ha osservato l’isola da diversi punti di vista; dall’analisi storico-antropologica a quella paesaggistica. Fra questi viaggiatori Vip dobbiamo sicuramente ciratere Guy de Maupassant, Edmondo De Amicis, Giovanni Pascoli, Jean-Pierre Houël, Patrick Brydone, Algeron Swinburne, Vivant Denon, Didier, Francis Elliot, Alexandre Dumas padre, Jonathan Richardson (sia il vecchio sia il giovane), Johann Wolfgang von Goethe, Joseph Hager e Tocqueville. Ma l’elenco potrebbe continuare. E anche in giorni più vicini ai nostri, la Sicilia continua a mietere vittime fra i vip: negli anni 60/70 Audrey Hepburn, Esther Williams e Isabelle Huppert sorseggiavano drink sul belvedere di Taormina, dove – ancora oggi – è piuttosto frequente incontrare Liza Minnelli, John Elkann, e tantissime altre star.
Il Grand Tour era un viaggio a tappe nell’Europa continentale che i ricchi giovani dell’aristocrazia compievano per perfezionare il loro sapere. Durante il tour (che poteva durare alcuni mesi o svariati anni) i giovani imparavano a conoscere la politica, la cultura, l’arte e le antichità dei Paesi Europei: non è un caso che le due mete predilette dal Grand Tour fossero, infatti, l’Italia e la Grecia.Di testi che raccontano questi viaggi ne abbiamo diversi, che naturalmente sono stati tradotti in italiano. Noi parleremo di questi viaggi pian pianino, ma quello che vi consigliamo intanto è di cercare i libri in lingua originale, per assaporare direttamente le parole di chi a parlato della nostra terra tanto celebrata.