Dal 17 gennaio a Catania si respira aria di arte e cultura. Nelle sale del Castello Ursino va in scena la mostra “Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice”. Fino al 16 marzo i circa trecento capolavori del Novecento esposti nella suggestiva cornice della città etnea continueranno a richiamare moltissimi visitatori che in un solo mese hanno raggiunto quota settemila.
La mostra, curata da Vittorio Sgarbi, patrocinata dal Presidente della Repubblica, realizzata da Exa-Mondi Nuovi e promossa dal Comune di Catania, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Regione Siciliana, ha fatto parlare di sé sulle pagine delle più autorevoli testate giornalistiche nazionali e internazionali. Tra queste uno dei più prestigiosi quotidiani americani, nonché il New York Times, l’ha definita The exibition of the century (“la mostra del secolo”).
“Artisti di Sicilia” è un evento culturale che è riuscito ad uscire dai confini dell’isola ed ancora una volta Catania si conferma il cuore pulsante dell’arte e della cultura siciliane.
La straordinarietà di questa rassegna, che ne sta favorendo il successo e la diffusione oltre i confini nazionali, è dovuta al fatto che per la prima volta le produzioni artistiche più importanti della Sicilia sono riunite in unico luogo. Francesco Trombadori, Fausto Pirandello, Pippo Rizzo, Giulio D’Anna, Renato Guttuso, Piero Guccione, Casimiro Piccolo, Lia Pasqualino Noto, Emilio Greco, Ugo Attardi, Cesare Inzerillo, Alessandro Bazan, sono solo alcuni degli artisti le cui opere attualmente animano le sale del Castello Ursino e stanno ricevendo grande apprezzamento da parte del pubblico.
Gli organizzatori Gianni Filippini (ideatore e produttore), Giovanni Lentini (direttore artistico) e Sara Pallavicini (direttore creativo) hanno ricevuto (e continuano a ricevere) inviti da parte dei musei più importanti del mondo per ospitare “Artisti di Sicilia”. Nei prossimi mesi la mostra sarà allestita niente di meno che a Londra, Bruxelles e New York.
Ma non è finita qua. Gli organizzatori stanno infatti lavorando affinché questa rassegna possa trasformarsi in un museo, chiamato “Museo del Novecento Siciliano”. Un progetto unico nel suo genere e che consentirebbe ad una mostra d’arte di trasformarsi in museo permanente.
Come sottolinea Vittorio Sgarbi, un secolo di arte siciliana rappresenta un patrimonio per l’intero panorama artistico italiano. Quasi nessun’altra regione del Bel Paese (forse nessuna) è stata in grado di dar vita ad una quantità di artisti e scrittori che hanno segnato così profondamente l’identità della cultura italiana.
Nei tempi antichi la Sicilia ha rappresentato uno dei centri culturali italiani più importanti in assoluto.
La mostra curata dal critico e storico dell’arte ferrarese sembra voler invitare l’isola e i suoi abitanti a riappropriarsi di questo ruolo.