Con tanto di referendum popolare e di ballottaggio finale, che ha tenuto tutti col fiato sospeso, lo scorso mese il Regno Unito ha eletto il suo “National Bird”.
Sono stati ben 224mila i britannici che hanno espresso il proprio parere sul volatile che avrebbe dovuto rappresentare il proprio Paese.
Dopo l’iniziale testa a testa con il barbagianni ed il merlo, alla fine a spuntarla è stato il pettirosso, che ha scansato i concorrenti, riuscendo ad ottenere l’ambito ruolo di Uccello Nazionale della Gran Bretagna.
Il referendum, indetto dall’ornitologo inglese David Lindo, ha appassionato i sudditi di Sua Maestà tanto quanto le elezioni nazionali, se non di più!
Secondo molti cittadini inglesi, infatti, non era accettabile che il Paese con più di un milione di iscritti paganti alla Royal Society for the Protection of Birds, dovesse prendere lezioni persino dal Bahrain, dall’Afghanistan e dalla Lettonia, che il loro volatile nazionale ce l’hanno da un pezzo. Per non parlare della “concorrenza” sentita dagli inglesi verso importanti nazioni occidentali quali la Francia, gli Stati Uniti o la Svezia, da sempre rappresentate rispettivamente dal gallo, dall’aquila e dal merlo.
La lista iniziale comprendeva sessanta candidati, tutti pennuti naturalmente. Poi il cerchio si è ristretto ad un gruppo di dieci “prediletti” che, possiamo dirlo, sono stati protagonisti della volata finale.
L’adorato pettirosso (“robin”, in inglese) ha sbaragliato la concorrenza, conquistando il 34% delle preferenze.
Non è bastata la maestà del cigno reale, che vola poco e parla ancora meno, non a caso gli inglesi lo definiscono “mute swan” (cigno silenzioso), né la simpatia del più buffo tra i finalisti, la pulcinella di mare, un piccolo volatile dal becco e dalle zampe rosse, adorato dai bambini.
Nemmeno il merlo – così familiare nei parchi e nei giardini inglesi – e il barbagianni, il residente abituale delle campagne inglesi, nonché il volatile più comune in Gran Bretagna, sono riusciti a tener testa all’amato pettirosso.
I britannici lo hanno scelto perché in alcune caratteristiche questo volatile sembra rispecchiare la mentalità tipica di chi vive su un’isola: sembra un animale “socievole”, piccolo e innocuo, ma può diventare molto aggressivo nei confronti degli altri uccelli quando si tratta di conquistare cibo e territorio.
Con la sua nobile livrea e il nome molto british di cui gode, “robin”, si è così aggiudicato l’ambito ruolo di Uccello Nazionale della Gran Bretagna, che da adesso può dirsi fiera di avere il suo National Bird.