Nonostante sia nota per il divertimento e gli eventi mondani che è in grado di offrire, ogni anno nel mese di aprile Londra si riscopre fortemente devota al suo Santo Patrono, rendendogli omaggio con una serie di iniziative che durano per ben due giorni.
Sfilate, festival culinari, eventi teatrali, sono solo alcune delle attività che si svolgono nella capitale britannica dal 23 al 25 aprile in onore di San Giorgio.
Come da tradizione, infatti, i londinesi approfittano dell’occasione non solo per onorare il Santo Protettore della città, ma anche per rivivere le tradizioni della cultura inglese, sia dal punto di vista storico, che da quello musicale e culinario.
Prima di percorrere insieme le tappe di quest’importante festa ci sembra doveroso chiarire sin da subito, per chi non la conoscesse, qual è la storia San Giorgio.
Tanto per cominciare, ricordiamo che, oltre ad essere uno dei Santi più famosi al mondo, la figura di “St. George” viene popolarmente identificata con l’Inghilterra e con gli ideali di onore, coraggio e galanteria, ma in realtà pare che George non fosse inglese ma originario della Palestina. Detto questo, è bene precisare che la sua storia è talmente avvolta nel mito e nella leggenda da rendere difficile la distinzione tra fatti realmente accaduti e fatti inventati.
Quello che è certo è che la leggenda narra di un giovane e coraggioso George che decise di affrontare una terribile creatura che terrorizzava i poveri contadini di una campagna inglese bruciando le loro terre. Il drago teneva inoltre prigioniera una principessa. Un giorno George decise di sfidarlo ma, consapevole che solo con la sua forza non avrebbe potuto fare nulla, decise di chiedere l’aiuto divino. Così facendo si presentò di fronte alla creatura maligna stringendo tra le mani una croce che gli consentì di ottenere la forza necessaria per sconfiggere il drago. Quella croce è stata poi adottata come simbolo della stessa bandiera d’Inghilterra.
Si narra che, in segno di gratitudine, i contadini, vittime dei continui attacchi del drago, si convertirono al cristianesimo cercando di imitare quell’indomabile coraggio che insegnò loro il giovane eroe.
La fantasia popolare, come accennato, prende spunto dalla realtà, dato che nella vita reale George era un soldato cristiano dell’Impero Romano.
Molti sostengono che l’assunzione di George come santo patrono dell’Inghilterra si deve probabilmente a “Enrico V”, l’opera di William Shakespeare, tanto che già intorno al 1600 le truppe inglesi si radunavano prima di partire in guerra col grido “God for Harry, England and St George!”.
Ma torniamo ai giorni nostri. Londra ha appena festeggiato il suo Santo Patrono.
Il 23 aprile si è svolta la tradizionale parata di St. George che, come ogni anno, ha preso il via da Armourers Hall in Coleman Street e ha visto protagonisti il reggimento dei paracadutisti, i veicoli militari e St. George in sella al suo cavallo, accompagnato dalla principessa liberata e dal drago.
Per i più nostalgici è stato possibile fare un salto nel passato grazie al St. George’s Festival che si è svolto ai giardini di Vauxhall Pleasure. Una sorta di torneo in costume d’epoca in cui l’obiettivo è cercare di posizionare la bandiera sul campo come facevano gli antichi guerrieri di un tempo. All’interno di questa grande area allestita in stile medievale si sono anche svolte performance dedicate alle opere di Shakespeare ed esibizioni di arcieri e falconieri.
Anche Trafalgar Square è stato centro d’attenzione con il Rhythm of London Festival: tanta buona musica dal vivo e numerosi stand e palchi per un festival a cui è possibile assistere gratuitamente.
Anche quest’anno, insomma, San Giorgio è stato festeggiato con grande entusiasmo dagli inglesi che confermano, ancora una volta, di amare tanto il Santo Protettore di Londra.