Lo scorso 31 agosto a Buñol, cittadina a 40 chilometri da Valencia, si è svolta, come ogni anno, la Tomatina, meglio conosciuta come la “festa dei pomodori”. Di certo non potevamo esimerci dal raccontarvela.
Com’è chiaro già dal nome i protagonisti assoluti di questa originalissima festività spagnola sono i pomodori. Se credete che si parli di cucina e di pietanze a base del succulento alimento siete fuori strada.
Nella Tomatina infatti i pomodori vengono utilizzati in una frenetica battaglia che vede i partecipanti riempirsi di succo di pomodoro dalla testa ai piedi. Durante l’allegra guerriglia ci si diverte a lanciare pomodori a chiunque capiti a tiro.
La festa, che si tiene ogni ultimo mercoledì di agosto, ha origine nel lontano 1945. Durante lo svolgimento della sfilata dei Giganti e Testoni, che richiamava un gran numero di persone, un gruppo di ragazzi stava bevendo un aperitivo nella piazza di Buñol. Per farsi strada tra la folla la comitiva fece cadere un partecipante che, preso dall’ira, cominciò a colpire tutto ciò che incontrava nel suo cammino. Il destino ha voluto che nei pressi della sfilata ci fosse un negozio di verdura che fu assalito dalla moltitudine di gente innervosita da questo signore infuriato; la gente cominciò a tirarsi pomodori, fu necessario l’intervento della polizia per porre fine alla buffa battaglia a colpi di verdura.
L’anno successivo però lo scenario si ripeté, con la differenza che i manifestanti portarono i pomodori da casa. E così successe anche gli anni successivi fino a quando, nel 1957, le autorità locali permisero la Tomatina, facendosi per di più promotrici dell’iniziativa.
Fu così che nacque la festa in forma ufficiale. Da allora, è il Comune di Buñol che organizza e promoziona questa curiosa battaglia che anno dopo anno è diventata sempre più popolare attirando migliaia e migliaia di persone curiose di assistere al lancio dei pomodori. Nel 2002 la Tomatina è stata dichiarata “Festa d’interesse turistico internazionale” dalla Segreteria Generale del Turismo spagnolo.
Oggi i pomodori vengono lanciati da cinque camion che sfilano per le strette vie del centro, raccolti e riutilizzati come armi per la battaglia tra le migliaia di persone festanti, trasformando (in poco più di due ore) Buñol in un’isola nel mezzo di un mare rosso pomodoro.
La battaglia va avanti senza sosta fino a quando non arriva uno sparo a chiudere le ostilità.
Semmai vi dovesse venir voglia di recarvi a Buñol l’ultimo mercoledì di agosto, in occasione della Tomatina, ecco una serie di consigli:
1. Fornitevi di occhialini da piscina o maschere da sub. No non stiamo scherzando, se vi trovate nel bel mezzo della battaglia vi potrebbero tornare molto utili perché i pomodori sul viso si sentono eccome.
2. Indossate scarpe ben chiuse e comunque destinate ad essere gettate via. Evitate anche di indossare orologi, bracciali o collane, a meno che non ci teniate particolarmente. Nemmeno i vestiti dovranno avere un gran valore, facilmente finiranno a non essere più indossabili.
3. Se volete scattare foto per immortalare il momento scordatevi le videocamere e, se proprio ci tenete, fornitevi di macchine subacquee!