Ogni anno il Festspielhaus di Bayreuth, città della Baviera Settentrionale, ospita uno degli eventi più attesi da tutti gli appassionati di Richard Wagner e da quanti amano la musica classica.
Il Festival, esclusivamente dedicato alla rappresentazione dei drammi del compositore tedesco, rappresenta una vera e propria meta di pellegrinaggio e i “wagneriani” spesso devono aspettare anni prima di riuscire a procurarsi un biglietto.
A concepire l’idea di una rassegna musicale dedicata alle sue opere ed aperta al maggior numero di persone fu proprio Wagner. Nel 1850 infatti il famoso compositore, grazie anche all’amicizia con Ludwig II di Baviera, suo devoto ammiratore e mecenate, riuscì a trasformare il suo sogno in realtà. Ludwig II finanziò la costruzione del Festspielhaus, un teatro destinato ad ospitare esclusivamente drammi di Richard Wagner.
La prima edizione di questo Festival straordinario si svolse dal 13 al 30 agosto del 1876 con la rappresentazione, per la prima volta, del ciclo delle quattro opere che compongono “L’anello del Nibelungo”: L’oro del Reno, La Valchiria, Sigfrido e Il crepuscolo degli dei. Il successo fu immediato e notevole, non solo nel regno di Baviera, ma in tutti i salotti della Germania non si parlava altro che del Festival di Bayreuth.
Tra le personalità che sono stati presenti al Festival nel corso degli anni ricordiamo re Ludwig II, gli imperatori Guglielmo I di Germania e Pietro II del Brasile e Pyotr Ilyich Tchaikovsky, tanto per citarne alcuni. Arturo Toscanini è stato il primo direttore non tedesco del festival (1930-31) ma non fece più ritorno a Bayreuth dopo l’avvento del nazismo. All’inaugurazione del teatro fu presente anche Friedrich Nietzsche, il devoto ammiratore di Wagner (almeno in un primo momento, poi lo rinnegherà totalmente).
Il Festspielhaus di Bayreuth rappresenta un teatro unico nel suo genere, viene infatti costruito tenendo conto dei suggerimenti di Wagner in persona che ne supervisionò la progettazione. Il risultato fu l’introduzione di grandi innovazioni: l’orchestra venne nascosta sotto il palco in modo che il pubblico non venisse distolto dal seguire l’opera, vennero inseriti alcuni accorgimenti tecnici e strutturali per rendere l’acustica perfetta e i palchi vennero eliminati per non creare distinzioni di ceto sociale ed economico, Wagner pensava infatti ad un festival a prezzi popolari se non addirittura gratuito.
Tutt’oggi è molto suggestivo assistere alle rappresentazioni teatrali del Festspielhaus. La grande orchestra che, come detto, si nasconde allo sguardo degli spettatori, è posizionata in una specie di buca scavata sotto il palcoscenico e chiamata “golfo mistico”, rendendo molto suggestiva l’atmosfera. Anche il direttore d’orchestra resta invisibile, eliminando il rituale degli applausi ad ogni sua apparizione sul podio. In definitiva un vero e proprio spettacolo da non perdersi.