Un viaggio tra le icone e i simboli più rappresentativi della Gran Bretagna

londra-icone-piane-impostate_23-2147492279“Paese che vai icona che trovi” è proprio il caso di dirlo. Non esiste città al mondo infatti che non sia rappresentata da un simbolo o da un serie di simboli che la rende unica e inconfondibile.

Se questo è vero per qualsiasi luogo al mondo per la Gran Bretagna lo è ancor di più.

Dall’inconfondibile nero dell’Austin FX4, il taxi londinese per antonomasia, al rosso sgargiante delle Phone Booths (le cabine telefoniche inglesi) e del Routemaster, l’autobus a due piani più famoso al mondo. Dalla minigonna all’impermeabile Burberry, diventati pietre miliari della moda, la Gran Bretagna ha dato vita ad una serie infinita di icone e simboli che hanno fatto il giro del mondo e l’hanno resa inimitabile.

Ma andiamo a scoprirli nei dettagli. Continua a leggere

Il Natale in Gran Bretagna: forse non tutti sanno che…

natale-a-LondraЀ passato da qualche giorno ma la sua atmosfera non finisce di invadere le case e le città di tutto il mondo.

Viene festeggiata da migliaia di anni ed è la festività più amata in assoluto da grandi e piccini. Tutti conoscono la tradizione relativa al Natale, ma probabilmente in pochi sono a conoscenza delle numerose curiosità legate a questa festa nel Regno Unito.

Ve le sveliamo noi. Continua a leggere

Quindici curiosità britanniche

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Quindici cose che dovete sapere sul Paese della Regina:

1. Gli inglesi sono i più forti bevitori al mondo. Almeno se parliamo di “tea”. E’ stato stimato infatti che il consumo giornaliero sia pari a 22 volte quello degli americani e dei francesi, e a 3 volte quello dei giapponesi.
2. L’inno nazionale britannico, God save the Queen, sarebbe l’inno nazionale ufficiale più antico al mondo (risale al 28 settembre 1745), ma il suo utilizzo non è sancito da alcuna legge o proclama reale. Inoltre, ancora oggi, è l’inno di alcune nazioni del Commonwealth, come Canada, Australia e Nuova Zelanda. E ancora, quando il monarca è un uomo, l’inno viene trasformato in “God save the King”. Continua a leggere

A tutti in bocca al lupo

penDa qualche settimana, da quando i corsi hanno avuto inizio, avete cominciato a riempire le aule di Angloamerican Studio. Alcune facce le conosciamo già da anni, altre invece sono nuove, ma a tutti abbiamo già dato il nostro personale benvenuto, che però adesso vogliamo rafforzare.

Per approfittare al meglio di questo “anno scolastico” che passerete sui banchi di Angloamerican Studio vogliamo proporvi un piccolo vademecum. Alcuni punti, declinati in maniera ironica, perché i prossimi mesi siano proficui più di quanto abbiate creduto nel momento in cui avete cominciato, perché possiate arrivare alla fine con la convinzione di avere investito bene il vostro tempo.

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Australia in 10 record e stranezze

australiapecoreL’Australia in 10 punti. Abbiamo cercato di sintetizzare per voi le stranezze, le curiosità e i record più interessanti che questo Paese può vantare.

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Perché gli inglesi guidano a sinistra?

Jaguar-XFR-S-Interni_large_dettaglio_articoloUscendo fuori dai confini italiani vi sarete accorti che in quasi tutti gli Stati del Mondo si guida “tenendo la destra”. Se i vostri viaggi vi hanno portato in Gran Bretagna, o in paesi anglosassoni, vi sarete invece resi conto che succede esattamente l’opposto e non solo le macchine “tengono la sinistra”, ma guidatore e passeggero hanno le postazioni esattamente ribaltate rispetto a quelle che siete abituati a vedere.

Perché questa differenza?

Cominciavo con il dirvi che, al Mondo, il 66% dei patentati guida a destra, mentre la restante parte, il 34%, guida a sinistra. Detto questo bisogna fare un tuffo nella storia, fino al Medioevo quando i cavalieri, per ragioni di sicurezza, dovevano tenere la sinistra per potere sguainare la loro spada comodamente, brandendola poi con la mano destra. Poi ci mise la bocca un Papa, Bonifacio VIII, che trasformò quella che era una consuetudine in una regola, quando, durante il Giubileo del 1300, chiese ai pellegrini di mantenere la sinistra; regola che, qualche secolo dopo, Robespierre, in piena rivoluzione francese, decise di cambiare, invertendo il senso di marcia delle carrozze che nel frattempo aveva fatto si che il lato di destra fosse considerato quello dei poveri. Idea che piacque molto a Napoleone, famoso mancino, che ritrovò i vantaggi dei templari, ma dal lato che più gli si confaceva. Quel che è certo è che il cambiamento francese non venne adottato dai britannici.

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