Il 2015 al Greenwich Village, New York, è iniziato con una storia riapertura, quella della prima libreria italiana, fondata in America, nel 1884 dal siciliano Sante Fortunato Vanni.
Si tratta di una notizia nella notizia visto che, negli ultimi anni, sono state moltissime le librerie newyorkesi fagocitate dalla crisi del mondo dell’editoria. È il caso della storica Gotham Book Mart sulla 46esima, che era a sua volta stata preceduta dalla Doubleday e Scribner sulla 5th Avenue, o della Rizzoli che ha dovuto tristemente fare spazio alla costruzione di un grattacielo.
Come spiega Alessandro Cassin, direttore editoriale del Centro Studi Primo Levi Editions di New York e artefice di questo storico evento, da molti definito un “miracolo”, Vanni rappresenta oggi un pop-up store e centro culturale. L’obiettivo è quello di puntare i riflettori sulla storia dell’ebraismo italiano in America, ma anche cercare di far rivivere un mito.
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