“Sicily: Culture and Conquest”: il British Museum mette in mostra i tesori della Sicilia

Untitled-design-8-500x280“L’isola più grande nel Mediterraneo. La casa del monte Etna. Un centro culturale del mondo antico e medievale”: questo è lo slogan di “Sicily: Culture and Conquest”, la prima mostra del Regno Unito interamente dedicata all’arte prodotta in Sicilia. Continua a leggere

Leggere in inglese i grandi tour della Sicilia

969913_10200205614004990_1135141001_nLa Sicilia è sempre stata considerata una prestigiosa e attraente meta di viaggio, viste l’archeologia e l’arte greca e romana, il barocco, le meraviglie naturalistiche come l’Etna (con l’ascesa al cratere) e le isole Eolie. In particolar modo nella seconda metà del Settecento, quando la Trinacria diviene non più un’appendice insolita al Grand Tour italiano ma semplicemente una tappa indispensabile.

Questo avvenne soprattutto dopo il viaggio di Goethe in Sicilia, ma i viaggiatori stranieri che raccontano e descrivono la Sicilia di quel periodo sono davvero numerosi, tanto da aver ispirato Vincenzo Bonaventura nella stesura di un volume dal titolo “La Sicilia al tempo del Grand Tour. L’Isola vista dai viaggiatori stranieri della seconda metà del Settecento”.
Qui le suggestioni diverse compongono un ritratto variegato della Sicilia, ricco anche di immagini e suggestioni visive. Fra queste anche la visione di Friedrich Maximilian Hessemer che nelle sue “Lettere dalla Sicilia” all’inizio dell’Ottocento definiva l’isola come “il puntino sulla i dell’Italia […] il resto d’Italia mi par soltanto un gambo posto a sorreggere un simil fiore”. Continua a leggere

William Shakespeare o Florio Crollalanza? Era inglese o messinese?

UnknownE’ lo scrittore inglese per antonomasia. Anche il più ignorante degli studenti riconosce in William Shakespeare l’emblema della letteratura inglese. Eppure pare proprio che le più recenti ricerche dimostrino che tutti gli studiosi di letteratura e del teatro elisabettiano hanno preso un grande granchio: William Shakespeare era messinese!

La mancanza di notizie biografiche sul drammaturgo sin dal XVIII secolo è stata al centro del dibattito accademico, perché non sembra molto più che una cornice in cui l’autore di “Romeo e Giulietta” resta comunque inafferrabile. Inoltre, da sempre, la mancanza di legami fra le storie narrate dal bardo e i suoi luoghi natali (o limitrofi) aveva fatto sospettare che in realtà le origini di William Shakespeare non fossero quelle che vengono riportate nei libri di letteratura. Non c’è nulla che unisca la sua vita e le sue opere a Stratford on Avon. E poi, per quale ragione uno che nasce nel Warwickshire, un grosso centro a nord-ovest di Londra, dovrebbe ambientare la commedia “Molto rumore per nulla” a Messina, infarcendola di caratteristiche espressioni, doppi sensi e modi di dire – come “mizzica”, solo per dirne una – che solo un autoctono potrebbe usare con tanta precisione? Continua a leggere

Soldier’s guide to Sicily, la guida per gli alleati

downloadSono passati settant’anni e poco più da quando gli alleati, tra il 9 e il 10 luglio 1943, sbarcarono in Sicilia, per fare ripartire dall’Isola più a Sud dell’Italia, la riconquista del resto dello Stivale per liberarlo dal dominio del fascismo e del nazismo. Oggi vi raccontiamo che, i soldati americani e quelli inglesi, nel loro zaino, durante la Seconda Guerra Mondiale, avevano anche delle guide che li informavano su quanto avrebbero trovato sul territorio siciliano e quali fossero le caratteristiche delle popolazioni con le quali si sarebbero dovuti interfacciare.

Le guide, che non erano altro che dei piccoli quaderni, erano intitolare Soldier’s guide to Sicily, ed erano state assemblate da Jim Taylor, che in Italia era arrivato dopo avere preso parte alla campagna che lo aveva portato a combattere nel deserto del Nord Africa.

La prefazione venne scritta dal generale Dwight D. Eisenhower, dell’esercito americano e comandante in capo di tutta l’operazione. Continua a leggere