Miguel de Cervantes, alcune curiosità in occasione del 400esimo anniversario della sua morte

Qualche settimana fa, in occasione del 400esimo anniversario della sua morte (avvenuta il 23 aprile del 1616), vi abbiamo parlato di William Shakespeare. Per una strano gioco della letteratura e delle sue bizzarre coincidenze un giorno prima di quello stesso anno era venuto mancare un altro dei più grandi scrittori di tutti i tempi: Miguel de Cervantes. Continua a leggere

A quattrocento anni dalla sua morte il mondo festeggia William Shakespeare

Sono passati quattro secoli dalla sua morte, ma William Shakespeare continua a rimanere uno dei principali protagonisti della cultura mondiale. La sua eredità si ritrova ovunque nei teatri, al cinema, in tv e addirittura sui social network. Continua a leggere

Sherlock Holmes

sc8Dopo le recenti rivelazioni circa le presunte origini messinesi di Shakespeare, “crolla il mito” di un’altra icona anglosassone: Sherlock Holmes, il detective figlio della penna di Sir Arthur Conan Doyle.

A rivelarlo sono le parole di Angela Buckley, nella biografia da lei redatta “The real Sherlock Holmes” in cui si racconta di Jerome Caminada, fine e arguto investigatore di padre italiano e madre irlandese che nell’epoca Vittoriana risolse decine e decine di casi impossibili: «E’ lui il vero Sherlock Holmes», afferma la Buckley; proprio Jerome, insomma, avrebbe ispirato la fantasia di Conan Doyle nel creare il detective di Baker Street.

Le indagini della Buckley su questo detective nato nel centro povero di Manchester vanno davvero a fondo. Continua a leggere

William Shakespeare o Florio Crollalanza? Era inglese o messinese?

UnknownE’ lo scrittore inglese per antonomasia. Anche il più ignorante degli studenti riconosce in William Shakespeare l’emblema della letteratura inglese. Eppure pare proprio che le più recenti ricerche dimostrino che tutti gli studiosi di letteratura e del teatro elisabettiano hanno preso un grande granchio: William Shakespeare era messinese!

La mancanza di notizie biografiche sul drammaturgo sin dal XVIII secolo è stata al centro del dibattito accademico, perché non sembra molto più che una cornice in cui l’autore di “Romeo e Giulietta” resta comunque inafferrabile. Inoltre, da sempre, la mancanza di legami fra le storie narrate dal bardo e i suoi luoghi natali (o limitrofi) aveva fatto sospettare che in realtà le origini di William Shakespeare non fossero quelle che vengono riportate nei libri di letteratura. Non c’è nulla che unisca la sua vita e le sue opere a Stratford on Avon. E poi, per quale ragione uno che nasce nel Warwickshire, un grosso centro a nord-ovest di Londra, dovrebbe ambientare la commedia “Molto rumore per nulla” a Messina, infarcendola di caratteristiche espressioni, doppi sensi e modi di dire – come “mizzica”, solo per dirne una – che solo un autoctono potrebbe usare con tanta precisione? Continua a leggere