Gli inglesi la chiamano nursery rhyme, noi italiani potremmo definirla semplicemente come filastrocca per bambini e quella di cui vi parliamo oggi è certamente una delle più famose. Le note di London Bridge is falling down hanno infatti superato i confini del Regno Unito e, nei secoli, sono state cantate da un capo all’altro del mondo.
Se in Inghilterra questa tiritera veniva cantata sin dal Medioevo dalle mamme che mettevano a letto i loro bambini, bisognerà aspettare il 1744 per averne una versione scritta e ufficiale, da noi in Italia è arrivata “qualche” anno dopo e le sue strofe oggi vengono utilizzate da tutti gli insegnanti di inglese per cantare in stile british qualcosa di facile comprensione.
In ogni caso quella che una volta era una filastrocca, quasi una ninna nanna, si è trasformata anche in un gioco dalle mille declinazioni. Nella versione più conosciuta i bambini formano un arco sotto il quale passano i giocatori. L’arco viene abbassato mano a mano che si va avanti con il testo della canzone l’ultimo giocatore che passa viene catturato.
E adesso un po’ di storia. Non si conoscono le origini certe del significato di questa canzone che fa parte della tradizione popolare britannica. Sembra però che all’epoca in cui venne cantata per la prima volta i ponti, sul Tamigi, venivano costruiti e ricostruiti per trovare una versione quanto più resistente possibile. Secondo un’altra teoria invece il London Bridge della canzone ricorda il 1013, quando il ponte venne fatto bruciare da re Edredo d’Inghilterra e dal suo alleato norvegese Olav II, durante un assalto dagli invasori danesi.
Altra origine potrebbe essere quella in cui Enrico III, nel 1269 garantì alla regina Eleonora la proprietà del ponte e questa spese tutto il ricavato del dazio che si pagava per attraversarlo per la sua ristrutturazione.
Quale che sia la sua storia ascoltate la filastrocca e poi, naturalmente cantatela anche voi, vi rimarrà in testa.
Pingback: Ten Green Bottles | Angloamerican Studio