I corvi della Torre di Londra

corviSono neri, sono grandi e sono delle vere e proprie superstar. I corvi che vivono tra le mura della Torre di Londra, sono diventati un’attrazione stessa di uno dei luoghi più frequentati dai turisti di tutta la capitale della Gran Bretagna. La loro presenza è importantissima perché una superstizione, con queste parole, chiude il becco a tutti, è proprio il caso di dirlo: ” se i corvi della Torre di Londra moriranno o voleranno via, la Corona cadrà e con essa la Gran Bretagna”.

Un motivo in più perché i corvi vengano fatti crescere fra quelle mura, tanto più che secondo la tradizione quegli uccelli nerissimi e dal lungo becco, vivrebbero lì dal periodo della restaurazione inglese, in cui governò Carlo II, tra il 1660 e il 1685.

I corvi in questi secoli ne hanno viste di tutti i colori, tanto che, per un pelo, almeno secondo la leggenda, non sparirono del tutto in alcune fasi della storia britannica. Fu così durante la seconda guerra mondiale quando un solo uccello sopravvisse ai bombardamenti. Subito dopo fu Wiston Churchill, il primo ministro inglese, ad ordinare che la colonia venisse ripopolata.

Il ruolo dei corvi? Sono dei veri e proprio militari del Regno, per questo ognuno di loro ha anche un documento che ne attesta il nome e il ruolo. Proprio per questo i chiassosi uccelli potrebbero anche essere congedati per cattiva condotta, esattamente come succede ai militari e ai “bob”, poliziotti. Fu così per il Corvo George, che venne “mandato in esilio” in uno zoo del Galles, dopo avere distrutto alcune antenne televisive, negli anni ottanta.
Ovviamente tutti vi starete chiedendo come mai i corvi non abbandonino mai la torre. La risposta è semplice, purtroppo a questi animali vengono tarpate le penne remiganti di un’ala e così per loro diventa impossibile volare. Ma è capitato, nel 1981, con il Corvo Grog, scappò di notte, per poi essere riacciuffato dopo avere fatto un pò di strada.
Altre due curiosità. Il corvo più vecchio si chiamava James Crow, quando morì un suo compagno, Adgard Sopper, si finse morto per avere le stesse attenzione, sembra che la sua “interpretazione” fu così convincente che il guardiano dei corvi raccolse da terra quello che considerava un cadavere, per poi ricevere invece una peccata e sentire le risate del corvo che si allonatava. Un altro mistero risale al 1990, quando Norman Hood, un ciambellano, morì nella stanza della Torre; secondo molti i corvi piansero per lui radunandosi sulla Torre Verde vicina alla cappella, prima tributando un grido e poi zittendosi.

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